Come passa veloce il tempo.
Sono già 5 anni che non ci sei più Jules.
5 anni che dentro di me sento un vuoto intenso, incolmabile ormai.
5 anni di sofferenze per tutti.
5 anni che mi manca il tuo sorriso, la tua presenza.
5 anni che probabilmente sarebbero stati diversi con te in questo mondo.
5 anni che alla domenica ti immagino gareggiare sulla Ferrari.
Ma tutto questo non sarà mai possibile, te ne sei andato via troppo presto.
Ti ricorderò sempre con il sorriso Jules.
Ci manchi tantissimo qui❤
"I will do all I can to become a world champion one day. And if I can't, I will have no regrets" - Jules Bianchi
E sono 10 anni da quando non ci sei più.
Il ricordo troppo nitido di quella giornata che ha cambiato la mia vita. Al tempo ero ancora troppo piccola per comprendere che non saresti più tornato, che di te mi sarebbero rimasti solo i ricordi.
Odio il 23 ottobre perché prevalgono le lacrime e l'angoscia, Dio solo sa quanta amarezza proviamo noi tifosi.
Odio il 23 ottobre perché ha distrutto i cuori di tutti, di papà Paolo, di mamma Rossella, di Martina, di Kate, di Vale, di Fausto, di tutte quelle persone che gli sono sempre state accanto, di quei milioni di tifosi che erano davanti alla televisione in quel preciso istante.
Odio il 23 ottobre perché ogni volta che penso a te, quelle immagini si riproducono in loop.
Odio il 23 ottobre perché in quel giorno una parte di me si è persa.
Odio il 23 ottobre perché non potrò mai più sentire la tua voce, la tua risata, il tuo essere come sei, il tuo non cambiare in base all'interlocutore, il tuo amore verso tutti noi, non potrò più vedere i tuoi riccioli, il tuo sorriso.
Odio me stessa, per non essermi goduta Marco in ogni singolo istante della sua carriera.
È proprio vero che chi muore rimane nei cuori di chi resta, SuperSic ne è la prova. Rivedo Marco negli occhi della gente, nei 58 che portano fieri, nel chi si fa i tatuaggi in suo onore, nel chi porta i fiori a Coriano, nel chi visita il suo museo, nel chi parla ancora a papà Paolo affermando la sua importanza.
Diobò se manchi SuperPippo❤
Morte
/mòr·te/
sostantivo femminile
La cessazione delle funzioni vitali nell'uomo.
Morte una parola che mi ha sempre fatto paura. Morte quella che ho visto con Simoncelli e il suo corpo inerme a terra, la stessa che ho rivisto nella giornata di ieri con Jason. Nell'incidente di Jason ho rivisto Marco, sono tornata indietro di 10 anni. Stessa casa, stessa situazione stesse persone accanto. Mi ero già resa conto che tutto stava accadendo in fotocopia, l'incidente, la bandiera rossa, l'ambulanza, l'eternità delle procedure dei soccorsi, il trasporto in elicottero fino all'ospedale più vicino, la paura che prende il sopravvento, l'arrivo in ospedale, le ore ad aspettare e alla fine il comunicato dove viene detto che non si può più fare niente, che ormai il cuore ha smesso di battere. C'è stato lo stesso dolore della prima volta, lo stesso groppo in gola, lo stesso desiderio di non sentire quelle parole che hanno sempre fatto tanto male. Ma per l'ennesima volta la morte si è portata via un ragazzo troppo giovane.
Jason non tornerà.
Jason adesso sarà in paradiso, protetto da Marco, Nicky, Luis, Shoya e Daijiro.
Jason vivrà per sempre dentro di me e io sarò sempre con lui, perché oggi una parte di me è morta e non tornerà.
Fly high little angel, we'll never forget you🤍
3 giugno 2016
Luis Salom si schianta alla curva 12 del circuito di Catalogna durante le Fp2 della moto2.
Cade e nonostante le speranze di tutti i tifosi non si rialza. Dopo alcuni minuti arrivano i soccorsi, subisce un arresto cardiaco e molte lesioni su tutto il corpo.
16.10
Luis arriva in ospedale.
Viene operato, ma non c'è niente da fare.
16.55
Luis non si sveglierà più.
Non è giusto perdere la vita a 24 anni, non si ha neancora la possibilità di realizzare i propri sogni.
Ho notato fin da subito la sua voglia di fare, fin dalla prima gara nel Motomondiale.
Si è sempre fatto valere.
Non so se la sua morte sia stata un segno del destino, ma l'unica cosa di cui sono a conoscenza è che non doveva accadere così presto.
Luis mi manca...
Chissà cosa sarebbe successo se fosse arrivato in Motogp, magari sarebbe stato lui il campione del mondo.
Purtroppo non lo sapremo mai.
Se nè andato facendo ciò che amava.
Mi manchi Luis❤
Descansa en paz Mexicano.
252 giorni sono passati dalla prima gara di Moto3 dell'anno.
La prima gara della stagione conclusa al quinto posto, grande risultato per un rookie.
Hai continuato l'anno fra alti e bassi, anche se fra queste due direi di più alti.
Hai fatto emozionare tutta l'Italia con la tua bravura e la tua voglia di vincere.
Neanche dopo il gp della Malesia hai mollato, quel maledetto quinto posto che doveva essere primo in realtà. Ti sei rialzato e non hai gettato la spugna.
Che dire...
Oggi siamo qui per festeggiare un risultato importante. Chiudiamo il campionato al sesto posto con 135 punti e tanta voglia di crescere. L'obbiettivo di quest'anno l'abbiamo raggiunto, sei il Rookie of the year della Moto3💕
Ti auguro di migliorare, di rialzarti dopo le cadute, di non mollare e di continuare sempre a testa alta in tutto quello che fai.
Grazie per questa stagione indimenticabile💙
We miss you a lot Anthoine.
Happy Birthday Angel❤
01.05.1994
Ayrton Senna si schianta in pista in diretta televisiva mondiale mentre è in testa al Gran Premio di Imola. Muore a 34 anni, troppo giovane per morire.
Senna ha coinvolto i tifosi con il suo carisma e il suo fascino. È andato oltre al ricordo degli appassionati.
Senna è un esempio di vita. Si è impegnato con tenacia e fatica per raggiungere il suo obbiettivo. "Driving to perfection", verso la perfezione.
Senna ha capito fin da subito che nella vita non contano merito e successo, ma dono e altruismo.
Senna ha avuto a cuore il Paese in cui è cresciuto, era un esempio per tutta la popolazione brasiliana.
Senna è leggenda. È un punto di riferimento per tutti noi giovani d'oggi. Ci ha insegnato che per raggiungere i propri sogni bisogna combattere, senza mai mollare.
Il paradiso aveva bisogno dell'angelo perfetto.
Senna vivrà per sempre nei nostri cuori.
Ci manchi Ayrton❤
<Pensi di avere un limite, così provi a toccare questo limite, accade qualcosa e immediatamente riesci a correre un po' più forte, grazie al potere della tua mente, alla tua determinazione, al tuo istinto e grazie all'esperienza, puoi volare molto in alto.>
#Accaddeoggi
È il 20 gennaio del 1987, è il giorno di Marco. Il nostro SIC nacque a Cattolica, ma abitò per tutta la sua vita a Coriano. Coriano, un paesino in provincia di Rimini. Se potessi descriverlo con una parola, direi FAMIGLIA, perché in quelle mura ti puoi sentire a casa anche se sei un estraneo.
La passione per le moto si manifestò subito. Si è vista la gioia nei tuoi occhi quando ti è arrivata la tua prima moto, una minimoto Suzuki 500, un vero sogno per la tua età. Da lì è cominciata la tua storia, la storia di un motociclista che ha cambiato le vite di tutti gli appassionati.
Ti abbiamo visto crescere, passare le categorie e portarti dietro sempre più vittorie. Vincevi sempre di più però tu sei rimasto quello di sempre in ogni istante, la fama non ti ha mai cambiato.
Arriva il 2008, quello che ho sempre definito "l'anno di Marco". Le prime due gare non andarono molto bene, ma la voglia di dimostrare a tutti chi è SuperPippo ha prevalso. Ed è lì che arriva a Coriano il primo mondiale, sei diventato l'orgoglio italiano in così poco tempo. Amato dai bambini, amato dagli adulti, amato nel paddock, amato dalla tua famiglia, amato da Kate, amato da Coriano, amato dalla tua splendida Italia.
E poi sei arrivato all'apice del sogno, sei approdato nella classe regina e da lì sei diventato un mito per tutti. Mi ricordo ancora i riccioloni spuntare fuori dal casco ai tuoi arrivi nel parco chiuso. Mi ricordo il tuo sorriso incima al podio, eri il soggetto di un quadro perfetto. Mi ha sempre suscitato un sacco di emozioni vederti lì, ci stavi proprio bene cavolo. E anche in quei casi eri il Marco di sempre, quello che non ha mai nascosto la sua personalità di fronte alle telecamere.
Poi è successo tutto troppo in fretta e ti hanno portato via dalle nostre braccia. Ancora oggi è terribile non averti qui. Perché in questo caso il tempo non ha migliorato le cose, le ha mantenute così. Perché anche se mi sforzo ogni volta, il tuo pensiero non può andare via. Perché dopo 10 anni il tuo ricordo è ancora vivido nella mia mente, perché non riesco a lasciarti andare.
È come se avessi bisogno di un pezzo per completare il puzzle, però la verità è che non lo posso più recuperare, perché è stato perso.
E sai forse fa più male questa data che il 23 ottobre, perché oggi ho sentito la tua mancanza più delle altre volte.
Allo stesso tempo ti ho sentito qui vicino a me, come se volessi dirmi che in realtà non te ne sei andato, che sei qui solo che non posso vederti.
Diobò Supersic, veramente è passato così in fretta tutto questo tempo? Patacca sei diventato grande eh. Erano 24 quando ci hai lasciati, e adesso sono 34.
Soffia le candeline da lassù.
Tranquillo, continueremo a pensarti.
Buon compleanno angelo, ovunque tu sia❤
"Io vedo che alcuni miei amici che finito il liceo, non sanno nemmeno loro cosa fare, se andare all'università, se lavorare. Secondo me una cosa che aiuta a vivere in modo coraggioso è avere un obiettivo. Che sia di qualsiasi tipo, di sport o di lavoro. Però Diobò se te hai nella testa un obiettivo, un qualcosa che devi raggiungere, secondo me ti aiuta ad andare avanti senza paura"
Marco Simoncelli
Sono giorni che provo a scrivere qualcosa, ma alla fine cancello sempre tutto. Perché? Perché ho paura di non esprimere a pieno quello che provo. Perché ho paura di dire qualcosa di sbagliato. Perché ho paura di non ricordarti come si deve. Perché ho paura di piangere un'altra volta scrivendo di te. Perché mi fa troppo male non averti qui. Perché odio che tu te ne sia andato così. Perché odio versare lacrime per te, vorrei tanto ricordarti con il sorriso ma non ce la faccio. Perché da quel 31 agosto un pezzo del mio cuore se ne è andato, è volato in cielo con te.
Di una cosa sono sicura, tu ci sei. Ti ho sentito sai? Prendimi pure per pazza, ma ho sentito che mi stavi proteggendo più di una volta. Ho sentito la tua presenza vicino a me, come un angelo custode.
Vorrei averti incontrato. Vorrei averti conosciuto. Vorrei aver conosciuto l'Anthoine Hubert di tutti i giorni, non l'Anthoine Hubert il pilota di F2. Vorrei averti vissuto pienamente. Vorrei...ma ormai non posso più, non ci sei più.
Questa race week sarà più dura delle altre. Non so se avrò la forza di tifare con il sorriso. Non so se riuscirò a commentare come al mio solito le gare. Non so se riuscirò a guardare le gare. Ma questo non è un buon motivo per non provarci, anzi ci proverò per te.
Ti prego Anthoine, proteggi tutti i nostri piloti da lassù. Dagli la forza di andare avanti, di rialzarsi dopo gli incidenti, di farli arrivare illesi a fine gara.
Anthoine, non era questo il tuo destino. Tu dovevi essere lì, sul gradino più alto del podio in F1.
Ci manchi, mi manchi.
Un anno senza di te, cavolo com'è passato veloce il tempo.
Ti voglio bene Anthoine💙
Proteggimi da lassù campione❤
Gone, but never forgotten