Day 3 - Donnalucata
Sei come il vento e il vento non si può tenere fermo
Negli anni passati ho vissuto le delusioni e i dolori piangendomi addosso, questa volta non farò lo stesso sbaglio; non avevo mai avuto il coraggio di aprire questo blog, non uno qualsiasi, ne ho già uno, ma proprio questo, quello in cui le protagoniste saranno quelle foto che per quanto banali possano sembrare racchiudono tutto quello che sono io. Tutti quei momenti tristi o belli che ho deciso di fermare per sempre dai 14 anni (credo) fino ad ora. Pochi giorni fa ho passato i venti ed è arrivato il giorno in cui riversare la mia emotività in qualcosa che mi faccia bene. Ho sempre desiderato comunicare qualcosa agli altri, anche se sono cosciente che spesso solo io vedo la bellezza in quel che fotografo, ma ci proverò sempre in tutti i modi a condividere quel che sento.
Day 3 - Donnalucata
Nonostante la stanchezza ad un certo punto ho capito che stavo facendo esattamente quello che avevo sempre desiderato, potevo scattare quel tipo di foto che avevo sempre visto attraverso uno schermo nella mia cameretta, stavo vivendo quell'avventura che avevo sempre solo potuto sognare e avevo un modo per fissare quel momento per sempre. Ero sfinita, c'era strada davanti a noi, ma ero viva e felice.
Day 2 - Mangiagesso, Modica
Red changes in the sky
Where rose the mountains, there to him were friends; Where rolled the ocean, thereon was his home; Where a blue sky, and glowing clime, extends, He had the passion and the power to roam; The desert, forest, cavern, breaker's foam, Were unto him companionship;
G.G.Byron
Lui le guardò la bocca per un attimo. <<Non ho dormito questa notte. La vita è troppo bella per passarla a dormire, non trovate?>>
Dark Shadows
Agosto 2012
Day 4 - Cavagrande del Cassibile
Non rimarremo che un ricordo in queste foto con l’amarezza in bocca di quello che avremmo potuto vivere insieme.
Sbronze, cani, dimenticanze, chiamate alle 4:00, giochi di carte, vino, birra, la musica (cosa metto? questo non mi piace, vuoi Capa? che canzone?), i ragazzi con lo skate, i baci rubati. Continuare a vivere i sedici anni a vent’anni, stesso posto, persone diverse, stesso amore.
Ho sempre pensato che i treni siano il mio posto, sono cresciuta con quell’odore sgradevole che ti rimane appiccicato addosso ma che continua ad essere associato ad un profondo senso di libertà che pervade ogni cellula del tuo corpo quando da un finestrino vedi scorrere e cambiare paesaggi.
16 Gennaio 2015
Nonostante la stanchezza ad un certo punto ho capito che stavo facendo esattamente quello che avevo sempre desiderato, potevo scattare quel tipo di foto che avevo sempre visto attraverso uno schermo nella mia cameretta, stavo vivendo quell'avventura che avevo sempre solo potuto sognare e avevo un modo per fissare quel momento per sempre. Ero sfinita, c'era strada davanti a noi, ma ero viva e felice.
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