Move away, little guy, mooove awaaaay!!
Fwoop fwoop fwoop
Scusa per il ritardo, c'era coda sull'A4.
You deserve a calm love with someone who sees you, hears you, understands you, appreciates you, supports you, loves you and grows with you. Someone who makes your inner child feel safe, gives you unrequested reassurance, and treats you like magic even after they've experienced it.
Moral of the story: Dont let dinosaur have sex
Non riuscivo a distogliere lo sguardo dai denti dell'uomo seduto di fronte a me.
Sì, avete capito bene: non stavo guardando i suoi occhi o i capelli o qualche buffo particolare, fissavo davvero la sua bocca, i suoi denti e, per quanto provassi, non riuscivo a pensare ad altro.
Erano gialli. gialli come un vecchio foglio di carta e consumati, appuntiti: sembrava la bocca di uno squalo.
Mi tornò alla mente un documentario che avevo visto anni prima sulla tossicodipendenza: la droga faceva quell'effetto ai denti, li logorava, li scavava finchè non rimaneva solo l'inquietante fantasma di quello che una volta era un sorriso.
Più volte, nel corso della mia vita, mi ero chiesta cosa portasse le persone ad autodistruggersi in quel modo, a morire lentamente per qualcosa di così stupido, perchè diavolo iniziavano?! Quante volte me l'ero domandato non trovando mai una risposta, forse lo compresi davvero solo in quel preciso momento, colpa anche di ciò che era diventata la mia vita.
Vedete, tutti abbiamo un piccolo vuoto dentro, un buco lasciato magari da una persona o da un'occasione persa, da un'infanzia non vissuta o da un'adolescenza mai finita, tutti abbiamo quel piccolo buco che sembra stare proprio al centro dello stomaco e tutti proviamo a riempirlo: chi con il cibo, chi con un nuovo paio di scarpe, chi con un'altra persona, chi estraniandosi dalla realtà con serietv, videogiochi, libri, alcool..
Si inizia sempre così, provando a stare meglio, a riempirci, a non pensare e ci riusciamo. La prima volta ci riusciamo sempre tutti.
Quella serata a base di alcool ha fatto a tutti bene, quel videogioco ha trasportato tutti in un altro mondo, quel pacchetto di patatine era proprio buono, la ragazza rimorchiata al locale era davvero una gran fica, la maglietta nuova ci sta un incanto..
Tutti siamo stati bene quella prima volta, non abbiamo pensato: quel vuoto era salito fino alla testa e con un buco nella mente si sta fottutamente leggeri, bene come da chissà quanto tempo non si stava.
Passa, quella sensazione di benessere, di leggerezza passa quasi subito: quando finisci la tua dose di droga legale quel buco torna ed è più forte, più pressante, più grande.
E allora ci riprovi e poi ci riprovi ancora e ancora.. Finchè non ti fa più stare bene nemmeno per un secondo, finchè diventa un'abitudine, un brutto vizio che, magari, ti fa sentire anche in colpa perchè quei soldi non avresti dovuto spenderli, perchè dell'ennesimo snack davvero non ne avevi bisogno, perchè ormai hai il fegato grande così, perchè giocando al pc o guardando l'ennesimo episodio dell'ennesima serie tv hai perso tanto tempo che avresti potuto dedicare a fare qualcosa di più costruttivo.
Non ti fa stare più bene, quel vuoto continua ad esserci, la testa continua ad essere pesante e lo stomaco continua ad avere quel vuoto. L'anima continua ad avere quel vuoto.
Un serpente che si morde la coda.
Un circolo senza fine.
Più scappi dal tuo dolore senza affrontarlo, più ti affidi a qualche palliativo, più quel vuoto cresce.
Tutti siamo dipendenti da qualcosa che non ci fa stare bene, tutti promettiamo a noi stessi di smettere ma poi ricadiamo nei soliti schemi, nelle solite abitudini.
Mi sentii spingere in avanti e mi ridestai dalle mie riflessioni: il treno aveva frenato, eravamo arrivati ad una stazione.
Controllai fuori dal finestrino alla ricerca di un cartellone, una scritta che potesse indicarmi dov'eravamo arrivati, non era certo la prima volta che perdevo la mia fermava, persa a pensare alle cose più inutili e disparate.
Persone che salivano, gente che salutava.. Era una stazione piena di vita, diversa da quella in cui scendevo ogni giorno. Mi sporsi un poco e, finalmente, vidi il cartellone bianco che mostrava fiero il nome del paese in cui ci eravamo fermati e sospirai di sollievo: no, mancava ancora qualche città prima di arrivare a casa.
L'uomo però si alzò e, preso il bagaglio, uscì dallo scompartimento lasciandomi una convinzione.
Dovevo fare qualcosa, dovevo cambiare la mia vita, dovevo rompere quello schema e ritornare ad essere padrona della mia vita.
There's a super famous singing festival in italy that airs for a week every year. This year, one of the singers, Ghali, did some very remarkable things on that stage. Ghali was born in Italy from Tunisian parents, his career has been going on for a while, but this was his first time on that stage.
He made a song where he references Palestine where he sings: "how can you say everything is fine down here, where in order to trace borders with imaginary lines you bomb an hospital, for a piece of land or for a piece of bread there is no peace" . He also did a medley, singing also in arabic for the first time in the history of the festival.
Last night, during the final, he ended his performance asking to "stop the genocide!" I don't have to tell you that there's absolutely nothing pro-Palestine on italian media... and he used the biggest stage he could use to say that.
Today on a tv programme he was accused by the Isra*li ambassador of spreading hate and violence, to which he replied with those words in the following video (credits to the person who translated it here):
The italian TV broadcaster quickly posted a press release to distance themselves from this speech and to reiterate their whole support to Isr*el lol Towards the end of this tv programme, a few hours after Ghali said what you can hear in this video, they read the press release out loud. This is how Isra*li propaganda works everywhere, thanks to the complicity of our governments.
Just want to post about him because he really risked it all and I appreciate him incredibly for everything he did...if only everyone could do the same. And fuck italy and its fascist government.
If you’re not amazed by the stars on a clear night then we won’t work.
I am simply thankful for your existance- whether I am meant to be a part of it or not.
Beau Taplin (via qvotable)
Enid: don't break someone's heart, they only have one
Wednesday: yeah break their bones, they have 206